PESCA, REGOLAMENTO EUROPEO: MA I POLITICI CHE L’HANNO VOTATO GIOCAVANO A BRISCOLA?
Giocavano a briscola lo scorso 5 giugno i nostri eurodeputati quando hanno approvato il Regolamento (UE) 2019/982 del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1343/2011 relativo a talune disposizioni per la pesca nella zona di applicazione dall’accordo CGPM (Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo)?
In questi giorni il tema è alla portata di tutti per via delle proteste delle marinerie di Sciacca, Porto Empedocle e Licata. Armatori e pescatori sono sul piede di guerra perché il Regolamento approvato prevede una drastica riduzione delle zone di pesca a strascico.
Alla fine dell’articolo alleghiamo il Regolamento oggetto delle proteste. Ma alcuni spunti di riflessione bisogna coglierli. L’ingegnere Mario Di Giovanna, fine segugio quando necessario scovare documenti, e renderli leggibili a tutti, nel suo profilo Facebook svolge una interessante riflessione che mette in evidenza che il Regolamento non è nato per magia, ma è stato approvato dalla politica, quella che oggi “appoggia” la protesta delle marinerie.
Una riflessione, seguendo l’iter che ha partorito il Regolamento, che evidenzia come sia stato approvato da rappresentanti del PD, del M5S e Forza Italia.
“I Regolamenti- scrive Di Giovanna- vengono discussi per anni, proposti, votati ed adottati da vari organi dell’Unione Europea. Al loro interno ci sono persone che rappresentano tutti i paesi, Italia compresa, e che vengono votati da noi o in maniera diretta tramite il parlamento o indiretta tramite la commissione”.
La discussione di questo nuovo regolamento comincia nel lontano 2015. “E’ mai possibile che se ne siano accorti solo a regolamento approvato?”, chiosa Mario Di Giovanna. Solo nel 2018/2019 è stato visto, votato o adottato 10 volte: 1 volta dalla Commissione; 6 volte dal Consiglio dell’Unione Europea; 1 volta dalla speciale Commissione economica e sociale; 2 volte dal parlamento o dai suoi organi eletti.
“Ed adesso la domanda delle domande, chi sono stati gli Europarlamentari ed i partiti italiani che hanno dato voto favorevole?”, è il punto di domanda dell’ingegnere Mario Di Giovanna.
Di Giovanna continua: “Il parlamento Europeo ha avuto nulla da obiettare sulla proposta di regolamento della commissione europea? No, il regolamento è stato approvato con modifiche che hanno reso più restrittivo il regolamento, ed in prima lettura all’unanimità il 26/03/2019. Questo test senza modifiche è stato poi nuovamente adottato dalla commissione e reso esecutivo dal Parlamento”.
L’italia era rappresentata? Si. Di Giovanna cita i 5 parlamentari che erano nella Commissione Speciale del Parlamento europeo che approvato il regolamento: Rosa D’Amato M5S; Marco Affronte, ex M5S oggi Verdi; Remo Sernagiotto, ex FI, oggi Fratelli d’Italia; Barbara Matera, FI; Reanta Briano, PD.
Gli europarlamentari della circoscrizione Sicilia/Sardegna che hanno votato a favore al provvedimento del Regolamento pesca sono Chinnici, Giuffrida, La Via, Cicu, mentre Corrao e Moi si sono astenuti.
ECCO IL REGOLAMENTO EUROPEO REGOLAMENTO (UE) 2019982