RIBERA, IL TEATRO DELLA DISCORDIA IN UN PING PONG TRA EX ALLEATI

Negli scontri bellici si usa il termine “campo di battaglia”. Ebbene, in quelli politici il luogo della guerriglia è il teatro, edificato 40 anni fa e mai completato. Insomma, un periodo che non “assolve” nessun politico o amministrazione dalla incompleta pubblica che testimonia il segno dei tempi in quel della Circonvallazione.

Ad aprire i fuochi è stato una nota dei consiglieri, ora passati all’opposizione, Caico e Angileri. Poi la replica di Paolo Caternicchia. Come se non bastassero scambi a mò di ping pong, un’altra nota viene diffusa da Progetto Comune.

La redazione ha il compito di selezionare i comunicati stampa, vagliarli, ritenere meritevoli di pubblicazione o di deposito diretto nel cestino. Ha il compito di filtrare toni che non riteniamo consoni ai ruoli.

Dunque, i consiglieri comunali Caico e Angileri, con un’ulteriore nota precisano taluni punti. Per quanto riguarda la mancata partecipazione da parte del Comune all’ultimo bando di finanziamento regionale, Caico e Angileri sostengono che “il nostro teatro poteva rientrare a pieno titolo tra le opere finanziabili”, facendo riferimento al punto 5 dell’avviso pubblico in questione che recita: “se sono previsti più stralci funzionali sarà ammesso un solo stralcio”, mentre al successivo n. 8.2 (criteri di valutazione) è espressamente indicato “ il completamento di lavori già avviati su diversi stralci al fine di favorire l’esecuzione definitiva di opere in corso di
realizzazione”.
“Quindi si poteva usufruire del finanziamento”, sostengono Caico e Angileri.

Per quanto riguarda gli interventi annunciati dall’Amministrazione comunale, i due chiosano: “l’Amministrazione non ha ritenuto opportuno partecipare a bandi per ottenere 300.000 euro (con finanziamento al 100% da parte della Regione, e senza alcun onere per le casse comunali), ma allo stesso tempo ha distolto 150.000 euro dal proprio misero bilancio, per interventi collegati alla struttura teatrale, piuttosto che impegnarli in altre priorità, come ad esempio gli interventi di ripristino delle stradelle rurali”.

Nessun pentimento di Progetto Comune nell’aver sostenuto la candidatura e l’Amministrazione Pace: “Noi siamo certamente
rammaricati, di aver contribuito sia nella prima che nella seconda candidatura del sindaco Pace in maniera determinante alle sue affermazioni elettorali, e di questo  ci scusiamo con i concittadini. Purtroppo pensavamo, commettendo un enorme errore, che il Sindaco potesse essere in grado di amministrare in maniera proficua e responsabile la nostra Città”.