5 NUOVI MAGISTRATI ALLA PROCURA ANTIMAFIA. ALESSIA SINATRA E’ STATA L’ACCUSA NEL PROCESSO CONTRO L’EX FRATE DAVIDE MORDINO

La Dda di Palermo arrivano cinque nuovi magistrati. Sono Claudio Camilleri, Siro De Flammineis, Ennio Petrigni, Alessia Sinatra e Gaspare Spedale.

Alessia Sinatra è nota a Sciacca per essere stata la pubblica accusa nel delicato processo per abusi sessuali su minori contro l’ex frate Davide Mordino. Processo che, in primo grado, si è concluso con la condanna di Mordino a 9 anni e 8 mesi.

Sinatra si occuperà della provincia di Agrigento, insieme al collega Claudio Camilleri. Una provincia che. di recente, ha rivisto la riorganizzazione delle famiglie mafiose con la suddivisione in 7 mandamenti. Una riorganizzazione che è la conseguenza dei duri colpi inferti dalla Dda di Palermo culminati con condanne dei boss dell’agrigentino. Una provincia che è confinante con quella del superboss e super latitante Matteo Messina Denaro e che risente delle mire espansionistiche del boss.

La direzione distrettuale del capoluogo è composta da 23 magistrati. Dunque, Camilleri e Sinatra, l’uno finora assegnato al gruppo criminalità diffusa, l’altra al cosiddetto pool fasce deboli, si occuperanno delle indagini sulla mafia di Agrigento.

De Flammineis, di recente passato alle inchieste sui reati finanziari, e Petrigni, che era alla criminalità diffusa, sono stati assegnati al gruppo che coordina le inchieste sulla zona est di Palermo. Mentre Spedale si occuperà delle indagini sulle cosche dei quartieri occidentali del capoluogo. Le nuove nomine sono relative a due diversi concorsi: al primo hanno partecipato sette pm, al secondo, bandito dopo il trasferimento in procura generale di Rita Fulantelli, otto magistrati.

In Procura al momento, oltre al procuratore e ai sette aggiunti, sono in servizio 46 pm. A metà novembre arriveranno 10 nuovi magistrati e due lasceranno l’ufficio: oltre a Fulantelli sarà trasferito in procura generale anche Sergio Barbiera. Sono Nino Di Matteo, Maria Teresa Maligno e Maurizio Bonaccorso i pm che non hanno visto accolta la richiesta di entrare a far parte della dda di Palermo.

La domanda di Di Matteo, memoria storica dell’inchiesta sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, non è stata accolta perchè il magistrato non aveva i requisiti stabiliti dalla circolare del Csm del marzo del 2008 che prevede, che chi sia stato in Dda per il termine massimo dei 10 anni possa tornare a far parte del pool antimafia solo trascorso un un periodo di «congelamento» di 5 anni. Periodo che, per il pm, non è ancora trascorso.

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