31 ANNI FA VENIVA UCCISO DALLA MAFIA PIO LA TORRE. NELL’AGGUATO MORI’ ANCHE IL SUO AUTISTA ROSARIO DI SALVO

Era il 30 aprile del 1982 quando per mano mafiosa venne ucciso Pio La Tore, esponente politico, impegnato nel sociale e nella lotta alla criminalità organizzata. Fu ucciso a Palermo, in piazza generale Turba. Era segretario regionale del Partito Comunista Italiano.

Nell’attentato perse la vita anche il suo autista, Rosario Di Salvo. La Torre, insieme all’allora ministro degli Interni Virgilio Rognoni, fu promotore della legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi.

La storia del delitto è stata ricostruita attraverso i racconti dei pentiti, che dichiararono, però, di non conoscere il movente. Il giorno dell’agguato, a bordo di una motocicletta erano alla guida Giuseppe Lucchese, sul sellino posteriore Pino Greco, detto Scarpuzzedda, la cui mitraglietta si inceppò. Sparò invece Salvatore Cocuzza a bordo di un’automobile guidata da Antonino Madonia.

Pio la Torre sin da giovane si era impegnato nelle lotte in favore dei braccianti. In Sicilia la sua più importante battaglia fu contro la costruzione della base statunitense che avrebbe ospitato i missili Cruise.

Secondo il politico, questa base rappresentava un pericolo per la pace nel Mediterraneo e per la stessa isola.

Il pentito Leonardo Messina dichiarò che Pio La Torre venne ucciso per ordine di Totò Riina, a causa della proposta di legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi.

Nel processo vennero condannati come mandanti i componenti la commissione provinciale di Cosa Nostra. In seguito il pentito Salvatore Cocuzza si autoaccusò e fece i nomi di Antonino Madonia e di Giuseppe Lucchese, chiamandoli in correità.

Dopo ventidue anni, furono condannati all’ergastolo, il 28 giugno 2004 in Assise, Antonino Madonia, boss di Resuttana, il capo della famiglia di Ciaculli, Giuseppe Lucchese. Il capo del mandamento di Porta Nuova, Salvatore Lucchese usufrì degli sconti di pena previsti per i collaboratori. La sentenza venne confermata in Appello il 12 gennaio 2007. Nei primi mesi del 2008 la Corte di Cassazione confermò le condanne. Responsabili come mandanti sono stati giudicati e condannati i componenti della commissione provinciale.

“Il 30 aprile è un giorno particolare: il ricordo di quella drammatica mattina di oltre trent’anni fa è ancora forte, fa ancora soffrire”. Lo dice Antonello Cracolici, deputato regionale del PD, che questa mattina ha partecipato alla cerimonia di commemorazione di Pio La Torre, allora segretario regionale del Pci ucciso dalla mafia il 30 aprile del 1982 insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo. “Nonostante sia passato tanto tempo – aggiunge Cracolici – l’impegno di Pio La Torre contro la mafia e per una Sicilia libera da ogni condizionamento, continua ad essere straordinariamente moderno e attuale”.

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