25 NOVEMBRE 2016: UNA LEZIONE CHE NON E’ SERVITA

Un anno fa, il 25 novembre del 2016, la drammatica giornata del nubifragio che si è abbattuto su Sciacca mettendo a nudo numerose situazioni critiche in tema di tutela del territorio di gestione  idrogeologica. 

Una giornata segnata anche dal lutto per la scomparsa di un uomo, di cui non si sono più trovate le tracce.

Una vicenda che purtroppo non ha insegnato nulla: oggi i privati che hanno subito danni sono ancora in attesa del contributi per i danni subiti dall’alluvione e non sono nemmeno arrivati i soldi chiesti per effettuare interventi di “mitigazione, ripristino e messa in sicurezza di opere pubbliche danneggiate.

I rilievi tecnici effettuati dopo quella giornata hanno accertato la necessità di sistemare le sponde e la pulizia del torrente Bagni; pulire e realizzare una vasca di calma a servizio del torrente Cansalamone; sistemare iel ponticello – strada Raganella, sul torrente Baiata; rifare la strada pellegrinaggio Sciacca-San Calogero; ripristinare la viabilità in località San Giorgio e quella urbana, extraurbana e rurale; sistemare il ponticello sul vallone Foce di Mezzo e l’ alveo del torrente, la messa in sicurezza della Via Lido.

Nulla di tutto ciò è stato fatto: il Comune non ha le risorse, Stato e Regione invece le hanno, ma non c’è un percorso burocratico snello che consente procedure rapide.

Il territorio resta a forte rischio, con la stagione invernale ormai alle porte non resta che sperare che non si ripeta un evento straordinario (ma fino ad un certo punto) come quello di un anno fa.

https://www.youtube.com/watch?v=dD6UTx3mN7g&feature=youtu.be


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