Il M5S chiede per il Fratelli Parlapiano il profilo di “Ospedale di Zona Disagiata”

RIBERA- Si è tenuta stamattina, in VI Commissione dell’ars, Salute, Servizi Sociali e Sanitari, una audizione sollecitata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle on. Giovanni Di Caro. lo scopo dell’iniziativa è quello del riconoscimento dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera come

Questa mattina si è tenuta in VI Commissione Salute, Servizi Sociali e Sanitari un’audizione – fortemente voluta dal capogruppo del Movimento 5 Stelle On. Giovanni Di Caro – per il riconoscimento del Presidio Ospedaliero Fratelli Parlapiano di Ribera come Ospedale di Zona Disagiata.

Abbiamo chiesto alla Commissione Salute, al Commissario Straordinario Dott. Mario Zappia, al dirigente generale del dipartimento regionale per la pianificazione strategica Ing. Mario La Rocca, ed in particolare al Governo Regionale di ottemperare quanto da noi richiesto e far si che nella nuova rete ospedaliere regionale il Fratelli Parlapiano – oltre ad essere riconosciuto come Centro Covid e Centro di Riabilitazione Pneumologica, così come attualmente previsto dal piano sanitario regionale – venga riconosciuto come Presidio di Zona Disagiata. Volontà che sembra essere stata accolta favorevolmente, anche in virtù delle modifiche al cosiddetto “Decreto Balduzzi” ed in generale alla rivisitazione nazionale e regionale dell’offerta sanitaria.

Per superare le marginalità a cui i cittadini dei comuni montanti e pre-montani sono tenuti, riteniamo che bisogna potenziare i servizi sanitari territoriali e di prossimità, attraverso una sana programmazione, e bisogna ripartire dalla qualità delle prestazioni che il sistema sanitario riesce ad offrire al cittadino, l’attuale sistema sanitario, infatti,  è al collasso e ne ha certificato il fallimento.

Nel suo intervento l’attivista Vincenzo Rossello ha chiesto inoltre alcuni chiarimenti in merito allo “status quo” del presidio ospedaliero, ed in particolare i tempi di attivazione del P.S., i quali lavori hanno subito un rallentamento; una seconda TAC di nuova generazione, che dovrebbe essere nella disponibilità del Fratelli Parlapiano; il potenziamento del servizio di cardiologia in presenza – quantomeno nella fascia diurna – e con il servizio di telemedicina nelle fasce notturne; l’attivazione del reparto di Pneomologia, nel breve periodo dovrebbe essere attivati già gli ambulatori; e l’assunzione in pianta stabile del personale medico e infermieristico mancante, anche attraverso la mozione proposta dal M5s e approvata qualche giorno in VI Commissione, che prevede la mobilità volontaria extra-regionale in favore degli ospedali disagiati al fine di colmare la carenza del personale sanitario.

Abbiamo tracciato una strada, offrire servizi sanitari territoriali di prossimità e di emergenza urgenza è, e deve essere l’obiettivo di tutta la classe politica.

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Si è chiesto alla Commissione Salute, al Commissario Straordinario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia, al dirigente generale del dipartimento regionale per la pianificazione strategica Mario La Rocca, ed in particolare al Governo Regionale, “di far si che nella nuova rete ospedaliere regionale il Fratelli Parlapiano – oltre ad essere riconosciuto come Centro Covid e Centro di Riabilitazione Pneumologica, così come attualmente previsto dal piano sanitario regionale – venga riconosciuto come Presidio di Zona Disagiata. Volontà che sembra essere stata accolta favorevolmente, anche in virtù delle modifiche al cosiddetto “Decreto Balduzzi” ed in generale alla rivisitazione nazionale e regionale dell’offerta sanitaria”.

Nel suo intervento l’attivista riberese del M5S, Vincenzo Rossello,  ha chiesto anche alcuni chiarimenti in merito allo “status quo del presidio ospedaliero, ed in particolare i tempi di attivazione del pronto soccorso, i quali lavori hanno subito un rallentamento; una seconda TAC di nuova generazione; il potenziamento del servizio di cardiologia e con il servizio di telemedicina nelle fasce notturne; l’attivazione del reparto di Pneumologia;  l’assunzione in pianta stabile del personale medico e infermieristico mancante, anche attraverso la mozione proposta dal M5s e approvata qualche giorno in VI Commissione, che prevede la mobilità volontaria extra-regionale in favore degli ospedali disagiati al fine di colmare la carenza del personale sanitario”.