LICATA. Ulteriori novità investigative sul caso delle torture ad opera di una banda di ragazzi. L’attività investigativa dei carabinieri ha portato alla luce ulteriori violenze, e anche il fatto che la presunta banda abbia tentato di sborsare dei soldi per comprare il silenzio di un possibile accusatore.
Stamattina è programmata una conferenza stampa al Comando provinciale dell’Arma dei carabinieri per illustrare i nuovi sviluppi dell’attività investigativa.
Anche dopo i tre fermi dello scorso gennaio e dopo l’arresto di due 14enni, i carabinieri della compagnia di Licata hanno continuato a “scavare” sulle torture realizzate – e filmate – in danno alcuni disabili. E sarebbero emerse altre sconcertanti violenze.
I due baby torturatori, insieme ai maggiorenni già arrestati, avevano preso a “bersaglio” – secondo l’accusa- uomini indifesi procurando loro, con violenze e gravi minacce poiché agendo con crudeltà, sofferenze fisiche e psichiche nonché ledendo la loro dignità.