Lampedusa, scattano le verifiche al depositi carburante dell’aeroporto sequestrato

LAMPEDUSA. Il  procuratore aggiunto Salvatore Vella e il pm Cecilia Baravelli, assieme alla Guardia di finanza, ieri mattina, hanno effettuato un’ispezione al deposito carburanti dell’aeroporto di Lampedusa gestito dalla società Nautilus Aviation.

Tanto lavoro per i finanzieri della compagnia di Agrigento agli ordini del maggiore Vincenzo Giordano, quelli della tenenza Guardia di finanza di Lampedusa e gli ingegneri consulenti tecnici della Procura.
L’impianto è stato posto sotto sequestro giorni fa per gravi «violazioni della normativa antincendio, a tutela della sicurezza aeroportuale e degli stessi lavoratori in servizio presso il deposito carburanti della Nautilus». È stato ravvisato da parte degli inquirenti, nella prosecuzione dell’attività del deposito aeroportuale destinato ad assicurare il rifornimento degli aeromobili e affidato alla gestione di una società a capitale privato, un pericolo per la salute dei lavoratori e l’incolumità pubblica, determinato dal rischio concreto e attuale di incendio.

Le indagini sono scaturite da un esposto alla Procura della Repubblica da parte dei responsabili della Aeroservizi Spa, società concessionaria di Enac della gestione totale
dell’aeroporto di Lampedusa. Le verifiche, affidate al personale della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento, hanno accertato numerose e gravi irregolarità nel funzionamento delle attrezzature e dei dispositivi antincendio, nonché numerose violazioni della normativa sulla sicurezza
dei lavoratori.

L’amministratore della società «Nautilus aviation», società palermitana leader in Italia nel settore della vendita dei carburanti alle compagnie aeree, presente in oltre 2300 aeroporti europei, è indagato per reati in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. La continuità, in sicurezza, del servizio di rifornimento di carburante è stato garantito.