Ospedale di Sciacca, Zappia: “l’Azienda si sta adoperando per rafforzare tutta la Direzione sanitaria”
SCIACCA. Sulla situazione al Giovanni Paolo II relativa alla nomina del direttore sanitario di presidio, sollevata ieri dal Comitato per la Sanità di Sciacca, oggi il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, chiarisce lo stato di fatto. Tra l’altro, il commissario Zappia sta attuando una salutare rotazione di dirigenti all’interno delle strutture sanitarie.
“Per la mia esperienza amministrativa- dice Zappia- (esperienza trentennale ndr) quando si fa una rotazione, si va incontro sempre a un primo periodo di difficoltà dovuto all’ambientamento dei Dirigenti nelle nuove sedi. Ma mi è costantemente capitato che, alla fine, gli stessi Dirigenti mi hanno ringraziato per l’arricchimento professionale che ne hanno ricavato”. L’ospedale di Sciacca è stato oggetto del nuovo corso di rotazione. Rotazione che non è filata liscia e Zappia spiega il perchè.
“Il Direttore sanitario che doveva ruotare su Sciacca, avendo accumulato un enorme numero di ferie arretrate e non godute, prossimo alla pensione, ha comunicato di non potere rientrare”. Ma per il massimo vertice dell’Asp di Agrigento, “è necessario dare un punto di riferimento a una struttura così importante della nostra provincia e quindi abbiamo voluto approfittare della disponibilità, dell’esperienza, della competenza e della pluriennale conoscenza dell’ambiente del dottor Gaetano Migliazzo – che momentaneamente è Direttore sanitario sia a Agrigento che a Sciacca”.
“Le sue capacità professionali e il suo attaccamento al lavoro, a mio giudizio, gli consentono di fare bene entrambe le cose, semmai potrà avere qualche difficoltà in più su Agrigento, che è un ambiente nuovo, rispetto a Sciacca dove è presente da oltre un decennio. Ne approfitto per ringraziarlo pubblicamente per il suo attaccamento al lavoro e per la sua disponibilità nei confronti dell’Azienda”, continua Zappia.
Ma andiamo al dunque e all’attualità. Zappia assicura tutti “che non c’è assenza del Direttore sanitario su Sciacca” e precisa che “l’Azienda si sta adoperando per rafforzare tutta la Direzione sanitaria aziendale con la ricerca di giovani Specialisti in Igiene e Sanità pubblica che dovranno lavorare in tutte le nostre Direzioni – Sanitaria Aziendale, Distretti territoriali e ospedalieri e Dipartimento di Prevenzione”.
La pandemia ha, di fatto, evidenziato “l’importanza degli igienisti e degli esperti in sanità pubblica per il buon funzionamento della Sanità post pandemica e chiaramente anche Sciacca verrà potenziato con l’innesto di nuove professionalità”.
Per quanto riguarda il Responsabile dei Servizi Infermieristici dell’ospedale di Sciacca, “va tutta la mia stima, più volte manifestatagli in tutte le sedi”. Zappia il mese scorso ha iniziato degli incontri periodici con i Caposala degli ospedali di Agrigento e di Sciacca, “perché la mia esperienza mi ha insegnato che se si vuole operare una riforma seria di una organizzazione sanitaria, non si può prescindere dal ruolo degli infermieri. Infatti sono convinto che un Direttore non conoscerà mai bene un ospedale, se prescinde dal punto di vista degli infermieri, dei tecnici, del comparto sanitario in generale. Tale convinzione scaturisce dalla semplice ragione che proprio grazie al loro ruolo, alle loro competenze e alla loro formazione, gli infermieri vedono e vivono un aspetto del paziente che noi medici non vedremo mai. Per tutto ciò i Responsabili dei servizi infermieristici di tutti gli ospedali saranno per l’Azienda sempre interlocutori privilegiati”.
C’è un’altra importante precisazione di Zappia. “Ovviamente nessuno vuole o può confondere tale ruolo, importantissimo come appena dimostrato, con il ruolo del Direttore Sanitario di Presidio”.
“L’Azienda è cosciente che ha davanti un anno impegnativo – su tutti fronti – ma non si sottrarrà mai alla responsabilità di fare bene il proprio dovere e riterrà sempre ogni osservazione come questa, come uno stimolo sempre propositivo e mai fine a se stesso, utile a aumentare l’impegno, a moltiplicare l’entusiasmo e a non mollare mai.”, conclude Zappia.