150 ETTARI DI OLIVETO NELLA TENUTA DI PLANETA

La nota azienda vinicola Planeta completa il suo progetto con un oliveto di 150 ettari all’interno della tenuta. Non solo vino, dunque, ma anche olio.

“Abbiamo iniziato il nostro 2017 – spiegano Alessio, Francesca e Santi Planeta all’Agenzia ANSA- piantando altri 13 mila alberi di olivo a Capparrina (Menfi), altri 50 ettari che si aggiungono ai 100 già esistenti, formando un oliveto a corpo unico tra i più estesi in Sicilia. La coltivazione dell’olivo e la produzione dell’olio fanno parte da sempre delle nostre tradizioni familiari. Per secoli si è trattato solo di una produzione riservata al consumo della famiglia e delle tante persone che nel tempo hanno vissuto e lavorato con noi. Il prezioso oro verde si traeva da un unico vecchio impianto, quello plurisecolare dell’Ulmo, da sempre curato e coltivato con grande cura e rispetto. Dal 1998 invece, la produzione dell’olio è diventata un progetto che si è affiancato a quello del vino con pari dignità”.

La collina di Capparrina è racchiusa tra due piccoli fiumi ed il mare, affacciata sulle bianche spiagge di Menfi, offre il suo fascino a chi si affaccia sulla costa tra Capo San Marco e Selinunte. Est e ovest della collina sono ora coperti dagli alberi.

“Quest’albero sempreverde – proseguono Alessio, Francesca e Santi Planeta – simbolo della nostra identità culturale, è anche il vero alleato mediterraneo di chi ha amore per l’ambiente e di chiunque coltivi la propria terra con un’idea di agricoltura sostenibile e duratura”.

Tante piante e un frantoio proprio al centro dell’azienda: un nuovo decanter a due fasi, completo di gramole sovrapposte che estraggono con delicatezza. Le olive vengono raccolte a mano e poi arrivano subito alla frangitura: in poche ore le olive diventano Olio Extravergine. Così nascono i tre oli Planeta: il Tradizionale, dalla spremitura a freddo delle olive intere di Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola, unite in blend, e i due denocciolati, tutti prodotti seguendo scrupolosamente il disciplinare della DOP e attraverso rigidi controlli di qualità. 

 

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