ANTIQUARIUM MONTE KRONIO, LE PERPLESSITA’ E I SUGGERIMENTI DI ITALIA NOSTRA. L’1 GENNAIO CHIUDE
“Durante la seduta sia il direttore del parco sia il direttore del dipartimento si sono espressi sull’inadeguatezza dell’allestimento dell’Antiquarium delMonte Kronio, hanno esposto le intenzioni di ammodernamento di tutti i siti della provincia compreso quello di Sciacca con il restauro, messa in sicurezza, nuova esposizione dei reperti e del materiale, compreso una bonifica dell’area intorno al museo quali: la pineta, la terrazza e il sistema di accesso”. Con una nota a firma del responsabile della sezione saccense di Italia Nostra, Umberto Marsala, si specifica meglio il cl risultato della audizione della Sesta Commissione dell’Ars, convocata convocata dai parlamentari regionali Catanzaro, Dicaro e Mangiacavallo, presieduta dall’onorevole Sammartino.
In audizione sono stati ascoltati il direttore del parco della valle dei templi Sciarratta e il direttore del dipartimento Beni Culturali Alessandro, in merito alla chiusura dell’antiquarium del Monte kronio. Era assente, evidenzia la nota, l’Amministrazione comunale benché invitata.
Durante la seduta sia il direttore del Parco sia il direttore del Dipartimento “si sono espressi sull’inadeguatezza dell’allestimento dell’Antiquarium, hanno esposto le intenzioni di ammodernamento di tutti i siti della provincia compreso quello di Sciacca con il restauro, messa in sicurezza, nuova esposizione dei reperti e del materiale, compreso una bonifica dell’area intorno al museo quali: la pineta, la terrazza e il sistema di accesso”, è spiegato nella nota di Italia Nostra.
Si presume che per tali interventi siano necessari circa quattro mesi. Dall’1 gennaio l’Antiquarium sarà chiuso.
Per quanto riguarda i reperti esposti nell’Antiquarium, è intenzione dei dirigenti, di trasferirli in altri siti, “ma non si è compreso bene se messi in esposizione o semplicemente conservati nei magazzini. Non è emersa chiara la volontà dei dirigenti sui tempi e le modalità di apertura del museo, cioè se giornaliero o su prenotazione, benchè gli stessi ammettano l’unicità del monte Kronio”.
Italia Nostra, nella nota, spiega che “il direttore del Parco ha rivelato progetti di ammodernamento nel senso del racconto del materiale speleologico, ma senza entrare nel dettaglio, cioè senza rivelare importi e linee esecutive di progetto”.
Per Italia Nostra, “un progetto, così come la chiusura, va quantomeno concordato con l’Amministrazione comunale in cui risiede il museo, o anche vanno sentiti i protagonisti della vicenda,
come il CAI Trieste”, anche perché quest’ultimo “ha accumulato e documentato le spedizioni con materiale video, fotografico, analitico, anche in collaborazione con l’Università, oltre che in possesso di un rilievo di quanto esplorato fino ad oggi”.
Italia Nostra rimane convinta che “non può essere ridotto il valore dell’Antiquarium a due o tre teche in esposizione. Il trasferimento delle teche in altri musei avrebbe valore solo di riempimento per altri siti, ma le stesse teche verrebbero svilite per la loro decontestualizzazione: esse parlano del monte Cronio”.